Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Opera citata: OTI
De otio
L. ANNAEUS SENECA, Philosophische Schriften II. Dialoge VII-XII, De vita beata, De otio, De tranquillitate animi, De brevitate vitae, Ad Polybium de consolatione, Ad Helviam matrem de consolatione – Über das glückliche Leben, Über die Muße, Über die Seelenruhe, Über die Kürze des Lebens, Trostschrift an Polybius, Trostschrift an die Mutter Helvia, lateinisch und deutsch, lateinischer Text von A. BOURGERY und R. WALTZ, übersetzt, eingeleitet und mit Anmerkungen versehen von Manfred ROSENBACH
Prière philosophique et transcendance divine. Le rôle de l’intériorité dans la religion de Sénèque (sur la base des Lettres à Lucilius)
linee del “culto filosofico” di Seneca (limitatamente a PST) che si esprime nel passaggio dalla liturgia pagana alla critica razionale; secondo la teologia senecana la virtù è il solo mezzo di comunicazione con la divinità e l’efficacia della preghiera umana si collega all’antinomia di determinismo e libertà; chi aspira alla saggezza e si rivolge all’ascesi spirituale vive in una tensione tra il principio cosmico al di fuori di lui e il fuoco divino che è in lui, tra ordine generale e ordine particolare; l’invocazione alla divinità si trasforma quindi in esortazione rivolta a se stesso, risultato di un’interiorizzazione della vita religiosa
Seneca’s Philosophical Writings; Naturales Quaestiones, Dialogi, Epistulae Morales
NTR è un punto di incontro tra la conoscenza scientifica e una ratio animi etica; DLG mirano all’educazione all’indifferentia intesa come auto controllo (anche psicologico); PST sono un percorso di autoformazione di fronte alle condizioni esterne
Seneca: la scelta dell’interiorità
Il tema dell’otium in S.; proposte didattiche di analisi del testo
Morals and Villas in Seneca’s Letters
Analisi di 11 lettere del I libro di PST; testo, traduzione e commento di PST 12; analisi dei libri 2-10 di PST; la figura di Epicuro in PST 13-33; i libri 14-20 di PST con le localizzazioni delle Nomento e Alba senecane e di Ardea luciliana; PST 84-88: il vivere come poesia; testo, traduzione e commento di PST 55: la residenza di Servilio Vatia; il mondo dei bagni e la figura di Scipione l’Africano in PST 86, con citazioni da Hor., Ars poet.; Vetuleno Egialo in PST 86 e il mondo della fattoria (reminiscenze di Verg., Georg.); il problema della traduzione di concetti greci in PST alla luce di PST 86; indice delle località e dei personaggi citati in PST; influssi senecani di PST 86 sul romanzo A Dying Light in Corduba, London 1996
Wort und Wandlung. Senecas Lebenskunst
Analisi linguistica di PST; analisi delle tematiche del valore del tempo dal punto di vista filosofico e retorico sulla base di PST 1,1; le problematiche del viaggio e della lettura sulla scorta di PST 28,1; la questione del denaro e della ricchezza vista sia attraverso le metafore tratte dal sistema monetario, sia attraverso le riflessioni filosofiche sull’uso delle ricchezze; l’imitazione senecana di Socrate; la problematica dell’insegnamento e dell’apprendimento sulla base di PST 108; il tema del nutrimento; poesia e retorica in Seneca tragico e filosofo; Seneca nella tradizione cristiana: critica dei culti esteriori, monoteismo e interiorità (PST 41); antropologia ed etica; ricezione in àmbito cristiano dello stile senecano; Seneca letto e meditato da Montaigne: è visto come maestro di un’emancipata pedagogia (citazione in “Essais”, livre I, chap. XXVI di PST 103,5, licet sapere sine pompa, sine invidia); confronto fra Seneca e Plutarco fatto da Montaigne: “Plutarque est plus uniforme et costant, Sénèque plus ondoyant er divers; con Montaigne si assiste all’inizio di un’epoca nuova in cui Seneca incomincia a sostituire l’autorità di Cicerone come modello stilistico e filosofico; rassegna della fortuna di Seneca nella letteratura tedesca, a partire dal Medioevo (Ruprecht von Deutz, l’Heinrici Summarium, Otto von Freising), attraverso il XV sec. (edizioni tedesche di TRG), il XVI sec. (PHD usata come modello per drammi religiosi) il XVII (felice per Seneca soprattutto attraverso l’opera di Martin von Opitz, traduttore di TRD ed imitatore di CNS, TRN, VTB, HLV, MRC, PLB e NTR) il XVIII (segna il declino della fortuna di Seneca a partire da Lessing), il XIX (Seneca visto da Goethe come filosofo naturale, da Hegel come dialettico, da Nietsche come critico della cultura) fino al XX (Georg von der Vrings, con un romanzo autobiografico contenente un’allusione a BRV 2,5, e Peter Hacks con un dramma sulla morte di Seneca)
Seneca. Commento al De tranquillitate animi. Analisi delle più importanti e suggestive figure retorico-stilistiche
Commento di TRN, con particolare attenzione all’uso delle figure retoriche, quali allitterazione, anafora, antitesi, antonomasia, assonanza, chiasmo, climax, cola decrescenti, figura etimologica, iperbato, metafora, metonimia, onomatopea, ossimoro, paronomasia, personificazione, poliptoto, prosopopea, similitudine, sineddoche, variatio, come strumenti espressivi di S., direttore di coscienze; particolarmente significative la metafora e l’iperbato
La limitatezza dell’uomo e del mondo in Seneca e Gregorio Magno
Gregorio Magno (Dial., 2,35,6) riprenderebbe la chiusa gnomica sciam omnia angusta esse mensus deum di NTR I,11 nella visione della piccolezza del mondo rispetto all’immensa grandezza di Dio
La teoria politica del De clementia: un inevitabile fallimento?
Il CLM come tentativo di S. di fondare una nuova ‘metafisica del principato’ che concilia la tradizione repubblicana della virtus della clementia, quella dei Fürstenspiegel ellenistici, e la filosofia stoica. S., proponendo la tesi della straordinarietà del sovrano non per la natura divina ma per la clementia, si trova in una doppia gabbia, la necessità dell’encomio e la tradizione della clementia principis: tenta di coniugare tradizione romana e filosofia stoica mediante i Fürstenspiegel. Se il CLM fu interrotto volontariamente non è stato soltanto per ragioni storiche, ma anche per la difficoltà di creare un quadro organico: sarebbe la precoce presa di coscienza del fallimento del tentativo di creare un impero illuminato dalla filosofia